THE SUMMER IS MAGIC

L’estate è ufficialmente arrivata (almeno dalle mie parti) ..ed il tempo per andare al mare è inversamente proporzionale alla voglia d’acquistare un nuovo costume, perchè dovete sapere che ogni anno ne acquisto praticamente un sacco, ed un pò ovunque, ma quest’anno ZERO PROPRIO.

Navigando un pò su internet mi sono imbattuta in un sacco di modelli..anche dei modelli vintage!!Notavo che  è davvero assurdo come nel corso degli anni abbiano subito trasformazioni a dir poco sorprendenti…come anche il corpo delle donne. Ovviamente la storia del costume da bagno non poteva certo cominciare con il triangolo. No, le nostre povere bisbisbisbis nonne, all’inizio dell’800, dovevano immergersi fra i flutti con qualcosa che assomigliava di più ad un vestito (con tanto di cappellino..della serie #nonfacciamocimancareniente) che ad un costume..

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..arrivarono poi i MUTANDONI. Via le gonne, largo agli ampi mutandoni, già!! proprio quelli che siamo abituati a vedere in film come Marie Antoinette e che venivano portati sotto gli abiti più ampi. Mutandoni e corsetto erano il mix perfetto per una giornata di mare per una donna della metà dell’800.

Pian piano si guadagna qualche centimetro in meno e negli anni ’20 noi signorine da spiaggia potevamo esibire una congrua parte di gamba! Il merito? Tutto della cara, vecchia Hollywood che ha lavato via un po’ di pudore e reso i costumi da bagno un tantino meno castigati. Per la felicità dei maschietti!!!

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1928: Hollywood actress Dorothy Sebastian (1903 - 1957) models the latest beachwear for her role in the MGM film 'Our Dancing Daughters'. (Photo by Hulton Archive/Getty Images)

Più elastici e definitivamente più corti i costumi da bagno degli anni ’30, diciamo chiaramente più simili a quello che anche oggi potremmo chiamare costume da bagno. Certo siamo lontane dallo stile minimal e moderno, ma c’è un bel miglioramento.

Negli anni ’40 arriva il bikini  inventato dal sarto francese Louis Reard a Parigi nel 46. Il nome richiama l atollo di Bikini nelle isole Marshall, nel quale negli stessi anni gli Stati Uniti conducevano test nucleari: Reard riteneva che l’introduzione del nuovo tipo di costume avrebbe avuto effetti esplosivi e dirompenti. Insomma ogni donna che ami abbronzatura e comodità gli sarà eternamente grata!

The new 'Bikini' swimming costume (in a newsprint-patterned fabric), which caused a sensation at a beauty contest at the Molitor swimming pool in Paris. Designer Louis Reard was unable to find a 'respectable' model for his costume and the job of displaying it went to 19-year-old Micheline Bernardini, a nude dancer from the Casino de Paris. She is holding a small box into which the entire costume can be packed. Celebrated as the first bikini, Luard's design came a few months after a similar two-piece design was produced by French designer Jacques Heim. (Photo by Keystone/Getty Images)

Negli anni ’50 c’è stato il trionfo delle pin up dalle forme morbide e stuzzicanti ed i costumi da bagno hanno seguito la corrente, diventando man mano dei capi che modellavano il corpo curvy e lo sostenevano in maniera comoda e sexy!

UNITED STATES - CIRCA 1950s: Blonde woman in two piece bathing suit. (Photo by George Marks/Retrofile/Getty Images)

Gli anni ’60 hanno compiuto una piccola rivoluzione anche nell’ambito del costume da bagno regalandoci quello che oggi chiamiamo monokini o trikini, cioè un bikini con una sottile striscia di tessuto che unisce il top agli slip, lasciando in bella vista tutto il resto.

Inutile dire che anche la rivoluzione sessuale fra gli anni ’60 e ’70 incise non poco sulla moda del costume da bagno! Vengono utilizzati materiali molto diversi e tagliati in maniera più originale e nasce quello che poi sarebbe diventato un must assoluto: il due pezzi crochet!

22nd January 1968: A designer swimsuit designed by British-born American actress Elizabeth Taylor and her American partners Mia Fonssagrieves and Vicki Tiel on show at Maxim's in Paris. (Photo by Keystone/Getty Images)

8th October 1970: Model Vilma wearing a red Cleon bikini with slashed gladiator style skirt at a fashion show in Celanese House, London. (Photo by Frank Barratt/Keystone/Getty Images)

Un bikini sgambato con un top a triangolo minuscolo, sono gli anni ’80, gli anni in cui si sogna l’America e un viaggio oltreoceano è una realtà fattibile solo per pochissimi e le Hawaii ci sembrano un sogno irragiungibile e meraviglioso.

E…arriviamo a quello che tutte noi ricordiamo SICURAMENTE (specialmenteb i nostri fratelli!!). LO SGAMBATO.Negli anni ’90 esplode la moda di Baywatch e di Pamela Anderson e di conseguenza anche dei costumi interi, possibilmente rosso fuoco, sgambatissimi e strizzatissmi per dare risalto al decolleté che, sempre secondo la moda del tempo, dovrebbe essere molto, molto generoso.

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Il 2000 è stato una sorta di riassunto degli anni precedenti..perchè diciamocelo..la moda fa sempre giri pindarici ma..torna sempre..il detto delle nostre nonne ‘non si butta via niente’ è una frase cult che tutte noi dovremmo appendere sull’anta dell’armadio…nel mio non c’è bisogno..fidatevi 😉

Dunque..dov’eravamo rimaste..navigare/ interent..SI. LA RICERCA DEL MIO COSTUME. I modelli che prediligo sono il classico fascia+brasiliana,  quest’ anno, però, ho deciso d’aggiungere al mio beachwear un costume intero. Parlo proprio del classico, intramontabile ed elegantissimo costume mono colore INTERO.

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Eh si. Trovo abbiano un fascino senza tempo e siano perfetti sia di giorno che per un aperitivo/festa in spiaggia di sera.

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Il problema sostanziale è che ho ben chiaro il modello che voglio..ma sembra difficilissimo da reperire…ma non demordo…lo troverò, proverò ed acquisterò!!!

Buon weekend girls.

Alessandra

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